Obbligo di fattura elettronica per i forfettari con reddito superiore a 25.000€
Indice
Contribuenti che applicano il regime forfetario
Contribuenti esclusi dal regime forfetario 2020
Obbligo di conservazione
Contribuenti che applicano il regime forfetario
Dal 1 luglio 2022 i contribuenti che applicano il regime forfetario, con reddito superiore a 25.000 € sono obbligati ad emettere fattura elettronica. Dalla loro entrata in vigore nel gennaio 2019, non avevano dovuto applicare le disposizioni relative all’obbligo di fatturazione elettronica che era invece
facoltativa e consigliata.
Per rendere graduale e senza scossoni l'adozione di un sistema adeguato, è disponibile su Benfapp un profilo dedicato ai forfetari, a condizioni vantaggiosissime.
Per i contribuenti che, pur essendo non essendo obbligati, hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da
fatture elettroniche, è stato comunque previsto un regime premiale: il periodo utile per la notifica degli avvisi di accertamento è ridotto
a quattro anni anziché gli ordinari cinque.
Si fa riferimento all’art. 88 della Legge di Bilancio 2020 secondo cui “per i contribuenti che hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche,
il termine di decadenza di cui all’articolo 43, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, è ridotto
di un anno”.
Si tenga presente che il contribuente forfetario ha sempre dovuto emettere fattura elettronica per le prestazioni o cessioni verso la
Pubblica
Amministrazione. Nell’ipotesi in cui un soggetto decida di emettere fattura elettronica è tenuto a riportare gli estremi di riferimento del
regime fiscale applicato – cioè quello forfetario – e nel campo descrizione dell’e-fattura che le somme non sono soggette a ritenuta.
I vantaggi del Fisco digitale non sono sconosciuti ai forfetari, considerando che come sottolineato dal MEF, i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate evidenziano che un certo
numero di soggetti (oltre il 10%) che applicano i regimi speciali IVA avevano già aderito volontariamente alla fatturazione elettronica.
Già la scorsa primavera l'Italia avevo richiesto all’UE di estendere, per periodo e per platea, l’autorizzazione concessa con la Decisione di esecuzione UE 2018/593 del Consiglio
del 16 aprile 2018, con la quale è stato dato il via libera all’Italia per l’introduzione del regime della fatturazione elettronica anche tra privati.
Con proposta di decisione del 5 novembre 2021, la Commissione Europea ha suggerito di accogliere la richiesta dell'Italia di proroga ed estensione, valutando positivamente l’analisi oggettiva evidenziata dall’Italia:
-
Raggiungimento degli obiettivi dell’adozione della fatturazione elettronica fra privati, quali
- lottare contro la frode e l'evasione fiscali,
- semplificare il rispetto dell'obbligo tributario,
- rendere più efficiente la riscossione delle imposte,
- ridurre in tal modo i costi amministrativi per le imprese.
- Inopportunità della mancata estensione che, oltre ad essere anacronistica, renderebbe inutili i costi già sostenuti da imprese e professionisti per dotarsi dei sistemi di fatturazione elettronica.
-
Opportunità dell’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai forfetari col fine di agevolare l’Agenzia delle Entrate
- nella lotta contro la frode e l'evasione dell'imposta sull’IVA,
- nei controlli sul rispetto dei requisiti e le condizioni per potersi avvalere del regime agevolato.
Il Consiglio UE, ha accolto la proposta della CE ufficializzando la proroga, ma soprattutto estendendo l’obbligo di fatturazione elettronica ai forfetari. Il Governo ha inserito il provvedimento nel decreto Pnrr,
pertanto la fattura elettronica è diventata obbligatoria soltanto a partire dal 1/7/2022.
Appare quindi sensato che anche i forfetari esentati (con reddito inferiore a 25.000 €) aderiscano da subito alle nuove procedure della fatturazione elettronica
per mettersi in regola in anticipo a ciò che comunque diventerà norma nei prossimi mesi ed evitare la gestione mista di fatturazione cartacea ed elettronica, soprattutto per una conservazione a norma omogenea.
Contribuenti esclusi dal regime forfetario
I contribuenti esclusi dal regime forfetario, a causa dei limiti introdotti dalla Manovra, hanno 60 giorni di tempo per adeguarsi ai
nuovi adempimenti, in primis la fattura elettronica. Anche se non c’è ancora unanimità di interpretazione della norma, quindi potrà essere
invocato il termine di 60 giorni per svolgere gli adempimenti necessari per il passaggio al regime fiscale ordinario.
Obbligo di conservazione
Sebbene i documenti fiscali soggetti a conservazione debbano essere trattati secondo quanto previsto per il loro formato originario, il contribuente in regime forfettario (o regime di vantaggio) con reddito fino a 25.000€ non è obbligato a ricevere le fatture elettroniche, quindi è importante che conservi in modo analogico le fatture ricevute in via analogica o anche via PEC.